Prenderò questo articolo per fare un grande punto sul dove siamo arrivati e su cosa abbiamo fatto fino ad ora.

Sembrano passati tanti anni da quando con Paolo a cena ci siamo interrogati su quale potesse essere una Vision condivisibile, credibile ma anche sfidante sulla quale costruire i futuri anni di Instilla. E invece era solo l’estate del 2017.

Instilla era una piccola realtà, quando l’ho conosciuta pochi mesi prima di quell’estate. L’ambizione era quella di sviluppare un software per una nicchia del Digital Marketing, nello specifico un software al servizio della local SEO ma a quel tempo (sembrano passati mille anni ma in pochi anni la consapevolezza su queste tematiche ha subito una decisa accelerazione) non era assolutamente sentita come un'esigenza. 

Pochi soldi in cassa, molto pochi (più di una volta abbiamo chiesto uno sforzo per poter tardare i pagamenti degli stipendi e non mi dilungo sull’alternativa che avevamo ai buoni pasto perchè qualcuno potrebbe voler tornare ai quei giorni, diciamo solo che abbiamo tanto “riso”) tanto talento fuori e soprattutto tante ma tante conoscenze su come “ste cose del digitale” dovessero esser fatte.

Di talento e conoscenze ce n’era da vendere, abbiamo fatto solo la cosa più semplice che c’era da fare, venderlo. I primi clienti iniziano quindi a chiederci supporto su attività principalmente di performance e SEO e da quel momento a oggi è stato un attimo con un solo ambizioso obiettivo: 

Rendere il digital marketing uno strumento alla portata di tutti, diventandone un esempio. 

Da qui nasce anche il nostro perché.

Nel nostro mondo, troppi sono i diversi punti di vista, tantissime le competenze necessarie, frenetica è l’evoluzione tecnologica. Questo ha creato una frammentazione enorme alla quale in pochi cercano di offrire una soluzione chiara e un approccio consapevole che unisca metodologie a conoscenza.

Da quel giorno, su ogni singolo progetto nel quale venivamo coinvolti abbiamo cercato di migliorarci in tal senso, investendo tanto tempo, il poco denaro disponibile e le risorse crescenti del team.

Il nostro percorso di miglioramento - inizialmente rudimentale e disomogeneo - è andato via via perfezionandosi, basandosi su quattro pilastri:

  • Persone
  • Processi aziendali
  • Metodi e conoscenza
  • Strumenti

Persone

Le persone al primo posto, le persone come il vero valore di ogni azienda... blablabla... Fighissimo a dirsi, decisamente impegnativo da farsi in una serie di attività che devono essere costantemente migliorate e ridisegnate.

Ma da dove siamo partiti? 

Dai Valori, dal disegno della nostra RECIPE che non è solo un simpatico acronimo ma vuole essere l’insieme di tutte quelle caratteristiche che abbiamo fortemente voluto, costruito nel tempo e sulle quali abbiamo deciso di migliorarci.

In un’organizzazione che cresce e muta velocemente i valori sono la guida per la costruzione del team e la definizione dell’attitude necessaria in un ambiente in costante evoluzione.

Ma non bastano solo i valori per permettere a tutte le persone di sentirsi partecipi di un progetto, servono anche obiettivi condivisi e tanta disciplina che permetta a tutti di avere chiaro come il raggiungimento, nel proprio piccolo, degli obiettivi possa permettere al proprio ambiente lavorativo di crescere.

In tal senso, la metodologia OKR (Objective Key Results), nata in Intel e resa popolare da Google, ci ha offerto un approccio atto a connettere e collegare ogni persona alla crescita stessa di Instilla. Definendo anno su anno i nostri obiettivi, siamo andati a spacchettarli sulle diverse aree, team e persone.

Fondamentale quindi è stata la costruzione di un sistema di valutazione e assegnazione degli obiettivi messi a disposizione diversi Tutor e di un modello HR che potesse gestire il tutto in “semplicità”. 

Processi Aziendali

Si cresce, si muta, aumenta la complessità dei progetti e aumenta la complessità di gestione del delivery.

Senza la creazione di procedure non saremmo riusciti a mettere in atto il vero cambiamento. Procedure che devono essere in costante evoluzione, devono essere in grado di non “ingessare” l’azienda e capaci di essere sempre aperte ed evolversi nel tempo.

Decostruzione e ricostruzione continua quindi, che nei momenti transitori ha creato non poca confusione nelle persone: sembra sempre di non riuscire a vederne la fine. 

Poi un bel giorno ti accorgi che l’aver processato i layer più importanti delle attività di gestione ha aiutato tutti ad essere consapevoli e a sapere esattamente cosa fare, e quando.

Nel cambiamento di Instilla penso che sia stato questo il salto principale da Startup in erba a organizzazione. 

Creare dei processi efficaci che riescano a gestire le fasi più critiche del day by day dà inizialmente la sensazione del “togliere autonomia” a tutti i livelli: i più resilienti la vivono come una costrizione inutile che limita la capacità di azione. Invece, una volta definito il meccanismo, questo aiuta ad essere agili e permette a tutta la struttura di investire più tempo nel produrre una buona execution. 

Metodi e conoscenza

Nella visione iniziale, quella del giorno 0, si è sempre pensato a un’organizzazione che fosse in grado di non smettere mai di imparare. Forse è questo uno dei driver principali che ci tiene uniti. La passione in quello che facciamo e la costante ricerca e sperimentazione, studio e applicazione di “cose nuove”.

Forse è questo l’elemento che da sempre mi ha colpito di Instilla che, a volte anche esagerando e spingendosi oltre, ha sempre avuto la voglia di capire cosa si possa fare e come si possa fare di più rispetto a quanto non si sta già facendo.

In questi pochi anni (che più continuo a scrivere e più sembrano un’eternità) abbiamo lavorato per costruire la nostra Blueprint, ovvero il contenitore dove poter mettere tutto il materiale raccolto negli anni, tutte le masterclass, webinar e lezioni svolte nel nostro percorso al fine di costruire una knowledge base che possa essere razionalizzata in percorsi di studio per le nuove figure entranti in Instilla e fornisca una visione univoca di quello che per noi è la knowledge fondamentale. 

In parallelo a questo abbiamo lavorato sull’how-to, ovvero sul come queste attività dovrebbero essere svolte, in quante fasi e con quali metodi.

Qui non vi sto neanche a raccontare la fatica lo sforzo e le discussioni per poter dare vita a una nostra metodologia.

Una cacata pazzesca per tutti quelli che credono che il talento non si possa processare, una palestra enorme per tutti quelli che credono che il talento si possa coltivare.

Metodologia e knowledge danno vita alla nostra Blueprint che finalmente pochi giorni fa siamo riusciti a pubblicare su una nostra piattaforma resa accessibile a tutto il team.

Strumenti

Questa nuova impostazione aziendale aveva bisogno di strumenti che ci permettessero di gestire e monitorare il quotidiano ma non solo, che ci offrissero la possibilità di fare analisi su quello che stavamo facendo. La Blueprint è sicuramente uno di questi.

“Instoffice” è il suo ambiente, la culla di tutti i diversi strumenti che abbiamo realizzato e andremo a ultimare nei prossimi mesi. Attraverso Instoffice possiamo accedere alla Knowledge e ai metodi utili per la creazione dei progetti, gestirli e avere il controllo delle performance. Ma su questo non mi dilungo oltre: sorpresa!

The best is yet to come

Instilla in questi anni è cambiata nella forma ma ha lavorato per mantenere invariata la sua sostanza

A guidarci sono sempre stati - e saranno - i nostri Valori, la nostra Vision e la consapevolezza di ciò che ci contraddistingue: la voglia di fare e di migliorarci costantemente . 
Per questo siamo sicuri che, qualsiasi prospettiva ci riserverà il futuro, avremo sempre dei punti di riferimento. Per trovarli basterà guardare a ciò che siamo e da dove veniamo, per raggiungere i nostri obiettivi dovremo sempre partire da qui, consapevoli che per crescere non si deve aver paura di sbagliare , se si ha chiaro il traguardo.

Vuoi dare una svolta digital alla tua azienda?
Parlaci del tuo progetto, disegneremo la strategia migliore per le tue esigenze.