06/04/2021
Instilla fotografa l’Italia che cambia nel nome del digitale
La società, leader nel conversion marketing, chiude il 2020 con 3 milioni di fatturato e un rinnovato CdA, di cui il founder Alessio Pisa e CEO. A lui abbiamo chiesto come si evolve un Paese, tra ritardi, modelli di business, settori più propensi e il bisogno costante di formazione
La società di consulenza digitale attiva nell’innovazione dei processi del conversion marketing ha chiuso il 2020 registrando risultati positivi oltre ogni aspettativa. Una crescita notevole e costante sotto molti aspetti, a cominciare dal fatturato, passato dai 2,2 milioni del 2019 ai 3 milioni del 2020.
Numeri di rilievo, giunti al termine di un periodo certamente complesso, tra la nota pandemia un percorso di sviluppo che a portato la società a rendersi indipendente, portando a termine a novembre un’operazione di buyout che ha riguardato il 30% del capitale sociale e che ha visto l’uscita dei business angel contributori nell’avvio e nello sviluppo della società nei suoi primi 5 anni di attività. Il management ha deciso di assegnare le quote riacquistate a piani di incentivazione aziendale, così da poter consentire a molti una partecipazione attiva alla vita societaria.
Oggi il Consiglio d’Amministrazione è composto da Alessio Pisa CEO e Founder, Ennio Esposito Presidente, Riccardo Biffi CTO. Paolo Meola mantiene il ruolo di partner. Sono 43 i professionisti che ogni giorno affiancano con passione le aziende clienti di Instilla nel loro percorso di digitalizzazione del business: 10 di essi assunti nel corso del 2020, mentre sono state già 3 le assunzioni effettuate nel primo mese del 2021. Proprio al CEO Alessio Pisa abbiamo chiesto lumi, sulla sua società e su quella più grande che si chiama Italia.