Le vie del link building sono infinite... ma puoi iniziare a migliorare il tuo profilo di backlink seguendo questi pratici consigli!

Google ordina i risultati della SERP cercando di favorire quelli che considera più utili per l'utente. A parità di pertinenza con il tipo di ricerca (ovvero quanto il risultato corrisponde al search intent dell'utente), Google privilegia i contenuti che valuta di maggiore qualità. 

Tra i principali fattori presi in esame da Google per valutare la qualità di un contenuto, storicamente uno dei più rilevanti è il numero di citazioni (= backlink) che esso riceve da fonti autorevoli

Chiaramente l'ideale è ricevere solo link naturali, in quanto ciò dimostra che il sito è veramente una fonte su cui fare affidamento per una particolare tematica. Tuttavia, un sito di recente creazione, poco conosciuto e poco visibile online, come può sperare di essere linkato naturalmente? Ecco allora che un'intelligente e ben studiata strategia di link building può costituire una leva necessaria per apparire tra i risultati di ricerca di Google e aumentare le visite al proprio sito.

Cosa tenere a mente prima di fare link building?

Immagina che una pagina del tuo sito web venga utilizzata come fonte e citata con un link da articoli presenti su corriere.it, huffingtonpost.it e da ilsole24ore.it (o altre testate che godono di un’ottima reputazione): Google ha certamente motivo di considerare la pagina del tuo contenuto molto affidabile.

Inoltre, Google ragiona in termini di autorevolezza per una determinata area semantica. Se la homepage del tuo sito web riceve link da un articolo di techcrunch.com, Google ha motivo di pensare che i tuoi contenuti siano rilevanti e affidabili in ambito tecnologico; se invece i link arrivano da villaggiomusicale.com o labatteria.it, Google supporrà che tu sia autorevole in ambito musicale.

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Ecco perché il link building - ovvero l'insieme di strategie che mira ad ottenere link in entrata da fonti autorevoli nella propria area semantica - costituisce una parte fondamentale della SEO off-page: con un buon profilo di link in entrata (backlink), il tuo sito acquisirà importanza e riuscirà a migliorare il posizionamento tra i risultati di ricerca.

Ma prima di passare ai fatti, vediamo uno degli aspetti chiave di ogni consulenza SEO: come misurare l'autorevolezza di un sito.

Valutare l'autorevolezza di un sito web per richiedere un link

Come valutare l'autorevolezza che Google attribuisce alla fonte di un link? Nel mondo SEO, si sono affermate alcune metriche che stimano le valutazioni effettuate dagli algoritmi di Google.

Tra queste, alcune delle più utilizzate sono quelle sviluppate da Majestic e Moz, che attribuiscono ad una pagina web un valore calcolato sulla base della qualità e della quantità dei link in entrata:

  • Trust Flow vs Citation Flow: metriche ideate dal tool Majestic che rappresentano, rispettivamente, qualità e quantità dei backlink del sito preso in analisi. E' bene evitare di chiedere un link ad un sito il cui rapporto Trust Flow / Citation Flow sia troppo sbilanciato verso il secondo (ad esempio: T.F. 16, C.F. 53), poiché ciò evidenzia una grande quantità di link in entrata di scarso valore, che non migliorerebbero la "reputazione online" del proprio sito.
  • Domain Authority e Page Authority: parametri ideati da Moz che, similmente alle metriche di Majestic, prendono in esame (e valutano) i backlink di un sito a livello di dominio o di singola pagina. Moz ha anche ideato un parametro chiamato Spam Score: questo attribuisce a un sito web un valore numerico che calcola il suo livello di spam prendendo in esame 17 fattori (tra cui troppi link in uscita, contenuti di scarso valore, ecc.) che potrebbero portare il sito a rischiare penalizzazioni da parte di Google (una soglia limite che si consiglia di non superare è 4/17).
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Inoltre, considerato che Google ragiona in termini di "autorevolezza semantica", a parità di questi valori è preferibile ricevere un link proveniente da un sito che tratta tematiche simili a quelle del proprio sito rispetto a uno meno pertinente.

Ora che abbiamo parlato di quali sono i migliori siti da cui cercare di ricevere link, vediamo alcuni modi per fare link building e guadagnare autorevolezza agli occhi di Google.

Guest post: servono ancora per il link building?

Il guest post è un articolo che viene “ospitato” da un sito autorevole, con l’intento di trasferire parte del suo valore al sito target. Perchè questo possa avvenire è necessario che il link sia privo di attributo rel="nofollow"; questo attributo, infatti, suggerisce agli spider di Google di non "seguire il link" e, di fatto, non permette di trasferire link juice dalla pagina del sito linkante a quella del sito linkato.

Può capitare che alcuni webmaster ti propongano di inserire un contenuto che linki al tuo sito dietro pagamento. Tieni presente che l'acquisto di link va contro le direttive di Google (anche se per il motore di ricerca è ben difficile capire se un guest post è stato pagato oppure no): sta a te decidere come comportarti in questi casi!

In generale, comunque, un guest post ha ancora valore in termini SEO, a patto che l'articolo sia di qualità e che non rappresenti un mero pretesto per l'ottenimento di un link. Quindi, prima di chiedere un link ad un sito fatti queste domande:

  • Ha senso che il contenuto che propongo faccia parte del sito che lo ospita?
  • Questo contenuto è di valore per i suoi utenti?
  • Il link che punta al mio sito ha ragione di esistere? Può in qualche modo essere utile agli utenti che ci cliccano?

Se la risposta a ognuna delle domande precedenti è affermativa, allora chiedere un link mediante la pubblicazione di un guest post può avere perfettamente senso. 

Come richiedere un guest post?

Il software genererà automaticamente un file redirects.tsv (tab separated value) come il seguente:

Ecco alcuni step da seguire per richiedere un guest post su un sito di qualità:

  • Fai una lista di siti e blog che trattano argomenti simili a quelli che tratti sul tuo. Hai due alternative: cerca su Google qualche parola chiave per cui vorresti essere trovato, oppure trova i backlink dei tuoi competitor con Majestic
  • Analizza i siti della tua lista. Valuta il rapporto Trust Flow/Citation Flow dei siti che hai trovato, poi prediligi quelli che hanno un Trust Flow superiore a quello del tuo sito. Con l'aiuto di Moz, verifica anche la Domain Authority e lo Spam Score dei siti che vuoi contattare. Può essere utile anche verificare l'andamento del loro traffico organico con SEMrush, che ti permette di notare l'eventuale presenza di cali dovuti a penalizzazioni.
  • Ricerca i contatti e scrivi ai webmaster. Una volta selezionati i migliori risultati, scrivi al webmaster e chiedi se è possibile ospitare un articolo che contenga un link al tuo sito, senza limiti di tempo e privo di attributo rel=”nofollow”. 
  • Scrivi l’articolo. Il peggio è passato, ora non devi far altro che scrivere un articolo che si integri perfettamente al piano editoriale del sito ospite. Se vuoi migliorare il posizionamento della pagina linkata per una particolare parola chiave, utilizza una keyword come anchor text. Attenzione però a non abusare di questa strategia: è sempre meglio cercare di modificare l'anchor text dei link che puntano a una determinata pagina per evitare che Google riconosca uno schema ricorrente.
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Il valore delle digital PR

Hai una startup innovativa o un'attività che muove da poco tempo i primi passi? Comunicalo a tutte le testate del tuo settore, nella maniera più trasparente possibile.

A differenza del guest post, dove l’articolo non parla necessariamente dei tuoi servizi ma di un argomento attinente, le attività di digital PR assomigliano più a quelle di un ufficio stampa. Scrivi un comunicato chiaro e conciso, cercando di far capire perché la tua attività è diversa dalle altre.

Se riesci a destare l'attenzione dei siti del tuo settore riceverai molti link naturali e, tra le altre cose, anche buoni volumi di traffico generato dagli utenti provenienti dai portali che ti hanno linkato. Mettendo in atto strategie di digital PR non hai sempre la possibilità di verificare l'autorevolezza di un sito che linka al tuo. Ma non preoccuparti: è meglio ricevere link naturali da siti di settore e mediamente autorevoli, invece che ottenere valanghe di link "artificiali" provenienti da blog che non hanno nulla a che fare con ciò di cui ti occupi.

Metodi "alternativi" di digital PR

Eventualmente, puoi vedere chi ha già parlato della tua attività senza linkare al tuo sito. Digita su Google il nome del tuo business accompagnato dalla digitura -site:tuosito.com (ad esempio: instilla -site:instilla.it). Se vedi il nome della tua attività in qualche articolo ma manca il link, contatta la redazione e chiedi gentilmente se possono inserirlo per aiutarti a migliorare la tua visibilità online.

Un altro modo per incrementare la tua visibilità consiste nel creare un contenuto di reale valore per il tuo settore, ad esempio un report ricco di dati che le testate pubblicherebbero volentieri. Così facendo otterrai un rilancio da parte da gran parte delle testate giornalistiche o di settore, che non vogliono rischiare di non avere un contenuto di valore che tutti gli altri hanno.

ATTENZIONE!

Quando avvii una strategia di link building, ti consigliamo di prestare particolare attenzione al rapporto di link follow/nofollow. Detto questo, per quanto ottenere un link nofollow non permetta di ottenere vantaggi diretti in termini SEO, può essere utile integrare nella propria strategia l'ottenimento di link nofollow per fare in modo che gli spider di Google non riconoscano uno schema ricorrente per l'ottenimento di link.