Cos’è Google Analytics 4 e da dove arriva

Google Analytics 4 è la nuova proprietà portata dall’ultimo aggiornamento di Analytics, basato su un diverso data-model, che andremo a spiegarvi più avanti.

Facciamo prima un recap dei vari tracciatori e le versioni che si sono susseguite a livello temporale fino ad ora.

Nel 2008 si passa da Urchin Tracking a Classic Google Analytics (ga.js). Nel 2013, avviene poi una transizione da Classic a Universal Analytics (analytics.je), dove viene introdotto lo user-id, l’enhanced e-commerce e molto altro. Nel 2020, infine, nasce GA4, un’integrazione di Universal Analytics e Firebase Analytics, con il quale quindi diventa possibile “unificare” le attività di App e siti Web.

Timeline evoluzione Google Analytics

Google Analytics 4 vs Universal Analytics

Vi starete quindi chiedendo quali sono le differenze principali con la versione di Google Analytics che tutti conosciamo. 

Principalmente, si passa da un sistema basato sulle sessioni e le pageview ad un sistema  basato sugli eventi, come succede per Firebase Analytics. Questo significa che  tutta l’attività che viene fatta sulla pagina, in GA4 viene posta allo stesso livello ed il concetto di sessione non è più centrale.

Ma in soldoni cosa significa? Che gli eventi vengono letti indistintamente. Ad esempio la pageview, il tempo medio passato su una pagina e le interazioni con i social diventano anch’essi degli eventi!

Se pensiamo ad esempio ad una transazione, osserviamo al momento un’unica azione. In GA4, invece, essa viene viene divisa in 2 eventi diversi: la pageview della pagina di  checkout o success ed il purchase a parte.

Dato questo nuovo concetto relativo alle pageviews, non aveva più senso di esistere il Bounce Rate, che è stato sostituito dall’evento “Engaged Session”. Questo evento si attiva se l’utente è attivo nel sito o nell’app per almeno 10 secondi, se attiva un evento di conversione o se questo fa scattare due o più eventi di tipo page_view.

Una grossa differenza con Universal Analytics è il fatto che non esistono più le viste, sostituite da stream di dati  che possono riferirsi a Siti Web o App per Android o iOS. Gli stream sono le vere e proprie sorgenti di dati della property, si possono collegare al massimo 50 app data streams.

Il punto cruciale di GA4, come detto, sono gli eventi. Dobbiamo però evitare di pensare agli eventi come in Universal Analytics, poiché non esiste più la loro classica costruzione, che prevedeva le category, con all’interno le event action e le label

Con Google Analytics 4 si passa a una struttura in cui  l’evento è il punto centrale, e 

può essere  personalizzato attraverso diversi parametri definiti da noi. In più, ci sono eventi già predefiniti su GA4, come la percentuale di avanzamento su un video, che solitamente in UA avremmo impostato come label.

Struttura eventi

Gli eventi standard che si trovano su GA4 li troviamo descritti nell’Enhanced measurement, una sezione del menu admin. Questi quindi verranno tracciati di default.

Gli eventi standard però non sono disponibili con dei parametri già creati, per cui se si vuole una precisazione della percentuale di scroll o del link che viene cliccato nell’outbound click, allora bisogna impostarlo manualmente. Per fare altri esempi: il site search ci dice quanti e non quali search intent sono stati svolti; il video engagement ci dice quanti utenti hanno iniziato il video, ma non quanti sono arrivati ad una certa percentuale; ancora , se si desidera visualizzare di quale file si è fatto il file download, bisogna apportare una modifica all’evento.

Tra le novità che Google Analytics 4 ci offre, troviamo la possibilità di configurare il cross domain tracking direttamente dal pannello Admin dello strumento! Questo ci permette di unificare, in unico datastream, i dati di due o più domini differenti.

Inoltre, c’è una sezione apposita per escludere il nostro traffico interno – o quello di un fornitore – dal tracking del nostro sito.

Riguardo ai filtri, rispetto a quanto siamo abituati tramite Universal Analytics, in questo caso oltre a Escludi/Includi abbiamo un nuovo parametro, chiamato Filter State, che si compone di:

  • Testing: Analytics valuta il filtro ma non applica le modifiche permanenti e i dati vengono identificati con il nome e il valore delle seguenti dimensioni –> nome: test data filter, valore: valore filtro dati
  • Active: il filtro viene applicato e di conseguenza le modifiche diventano permanenti
  • Inactive: il filtro non viene considerato

Al momento GA4 prevede un limite massimo di 10 filtri per property.

Tra le nuove feature abbiamo lo user tracking. Da questa impostazione possiamo decidere in che modo far raccogliere i dati sugli utenti ai cookies, potendo riconoscere l’utente con lo User id  tramite Google Signals oppure solo attraverso il device.

In più, con Google Analytics 4 i dati sono eliminabili con il data deletion, mentre al momento su Universal Analytics non si può fare, in quanto bisogna per forza trascriverci sopra.Un’altra importante novità è rappresentata dalle audience predittive: GA4 cerca di valutare il comportamento dell’utente sulla base delle azioni passate, andando a creare delle audience specifiche.  È quindi possibile  creare una sequenzialità di azioni che l’utente deve svolgere per andare a popolare l’audience, che quindi potranno essere e create in modo semplice.

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Come scegliere quali obiettivi settare su Google Analytics

Su GA4 esistono quattro diversi tipi di eventi: gli eventi automatici, gli enhanced events, i recommended events ed i custom events, utilizzati secondo lo schema qui sotto.

Andiamo a vedere in dettaglio che cosa rappresentano.

Tipi di eventi in GA4

Gli eventi automatici sono quelli che il tool traccia a prescindere, senza bisogno di scrivere altro codice.

L'elenco degli eventi tracciati automaticamente lo si trova a questo link:

https://support.google.com/analytics/answer/9234069

Vale la pena ricordare che esistono eventi come first_visit, che parte la prima volta che un utente visita un sito o un’app; session_start, quando un utente accede all'app o al sito web e avvia una nuova sessione o user_engagement, che sostituisce il bounce rate, si attiva quando l’utente rimane sul sito/app per più di dieci secondi.

Gli enhanced events, come abbiamo visto prima, sono degli eventi in aggiunta, che si attivano direttamente dal singolo stream e in alcuni casi si possono modificare (es. Site search). Sono infatti tutti disattivabili, tranne la page_view. 

Per avere un quadro più chiaro di quali eventi si tratta ve ne descriviamo alcuni. La page_view viene inviata a Google Analytics 4 quando viene caricata una nuova pagina o l'URL della pagina cambia senza ricaricarla  (ovvero eventi di modifica history). Lo scroll: questo evento viene inviato a GA4 una volta per pagina quando un visitatore scorre al di sotto della soglia del 90% dell'altezza della pagina. Il video engagement è dedicato ai video di YouTube, e contiene start, progress e complete.

Se gli enhanced events non soddisfano le necessità di tracciamento, allora è possibile creare un evento da zero, ma è sempre meglio andare a vedere se questo evento risulta tra i raccomandati da GA4 o meno (es. https://support.google.com/analytics/answer/9267735).

GA4 invita tutti ad utilizzare i recommended events in quanto permettono una miglior fruizione dei dati attraverso gli algoritmi dello stesso. Ad alcuni eventi raccomandati, inoltre, sono associati anche parametri raccomandati.

In ultimo si ricorre all’evento custom quando le precedenti tipologie di eventi non ci permettono di tracciare gli elementi di interesse.Ci sono però delle limitazioni, ad esempio sul numero di caratteri, che  potete trovare a questo link: https://support.google.com/analytics/answer/9267744.

Come usare Google Analytics 4 per aumentare le conversioni sul tuo sito

GA4 fornisce una piattaforma sia per l’analisi individuale del sito web e dell'app che per l'app mobile e il sito web insieme. Ciò fornisce una visione olistica delle interazioni degli utenti su entrambe le piattaforme, consentendo una previsione più efficace del comportamento dei clienti. 

Un’altra novità di Google Analytics 4 è che consente di unire le attività cross-device per dare dei report combinati del percorso di conversione dell'utente. Questo permette all'azienda di prendere decisioni più informate in merito alle proprie campagne di marketing, relative a quando e perché un cliente può lasciare la canalizzazione prima di raggiungere il completamento.

Il tool ha rinnovato la raccolta, l'analisi e l'elaborazione dei dati. Uno dei cambiamenti chiave in GA4 sono le metriche predittive, basate sull’apprendimento automatico, che forniscono informazioni più approfondite sul comportamento dei clienti e sulle loro potenziali abitudini di acquisto, come la probabilità di acquistare un determinato prodotto, la probabilità di abbandono e la stima delle entrate.

Inoltre, con la nuova property abbiamo a disposizione un’interfaccia più user-friendly e degli approfondimenti più intelligenti. Ad esempio, la sezione Esplorazioni è una raccolta di tecniche avanzate, più approfondite rispetto ai report standard, che consentono di ottenere informazioni più dettagliate sul comportamento dei tuoi clienti, accedendo a dati e tecniche analitiche non disponibili nei report.

Una volta individuati set di dati interessanti, puoi infatti ordinare, ridefinire e visualizzare i dati in dettaglio, utilizzando filtri e segmenti per concentrarti sui dati che ritieni più pertinenti.

Quindi, in sostanza, GA4 aiuta a creare segmentazioni di clienti più propensi all’acquisto e campagne di marketing più creative e incentrate sul cliente, supportate e corrette da dati in tempo reale, generando conversioni in modo più consistente se utilizzato bene.

Il futuro di GA4

Google Analytics 4 non ha ancora raggiunto il massimo delle sue potenzialità, per cui riteniamo ci sia ancora bisogno di controllare Universal Analytics. L’esercizio migliore è quello di utilizzarli in parallelo, almeno per ora.

Il nostro consiglio è quello di rimanere sempre aggiornati, per non perdere le nuove features che verranno integrate. 

Ecco alcuni siti di personaggi esponenti nel mondo della Web Analysis da seguire:

Charles Farina > bit.ly/CharlesGA4

Ken Williams > bit.ly/KWGA4

Simo Ahava > bitly.ws/dbmd

Blog Enrico Pavan (ita) > bit.ly/BlogEp