La tua guida introduttiva alla pubblicità su Google Ads

Sapevi che, nel 2016, ben 39 milioni di italiani hanno passato mediamente 8 ore al giorno a navigare su internet? Nel motore di ricerca Google, la frase “i pinguini hanno le ginocchia” viene cercata circa 140 volte al mese, mentre “cerco casa in affitto” viene cercata circa 12.000 volte al mese. Incredibile, vero?

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Rispetto a 10 anni fa, lo smartphone ha rivoluzionato il modo in cui le persone interagiscono, e questo cambiamento ha avuto un forte impatto anche sul business delle imprese, in particolare nel campo del marketing. Ogni azienda, al giorno d’oggi, necessita di visibilità online per entrare in contatto con i propri clienti, acquisiti o potenziali. Ecco allora che, tra le attività digitali a disposizione delle aziende, la pubblicità su Google Ads (ex Google Adwords) acquisisce sempre più importanza.

Che cos’è Google Ads (ex Google Adwords)?

Google Ads è una piattaforma che permette a privati e aziende di pubblicare annunci su Google, più precisamente all’interno della SERP (le pagine dei risultati di ricerca). Non solo: attraverso una funzionalità nota come Display Advertising, gli inserzionisti hanno la possibilità di far apparire i propri annunci anche sui siti web che fanno parte dei network di Google, sfruttando così i contenuti di interesse per gli utenti al fine di promuovere il proprio prodotto o servizio.

In questo articolo ti riassumerò, attraverso una serie di esempi, cos’è e come funziona Google Ads, aiutandoti a capire se può essere la soluzione adatta per la tua impresa. Ma prima di passare ai fatti, spieghiamo una volta per tutte la differenza fra risultati organici o a pagamento. 

Risultati organici vs. annunci su Google

Per avere un’idea di come funziona Google Ads, diamo un’occhiata all’immagine qui sotto:

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I risultati nel riquadro verde rappresentano due diverse tipologie di pubblicità su Google: troviamo infatti inserzioni effettuate attraverso la piattaforma Google Shopping e annunci a pagamento che portano a specifiche landing page create dagli inserzionisti che vendono il prodotto oggetto della query.

Nel riquadro rosso, invece, troviamo i cosiddetti risultati organici, cioè quelli che si posizionano in maniera “naturale” (e gratuita) tra i risultati di ricerca in virtù di diversi fattori, che puoi leggere in questo articolo dedicato ai fattori di posizionamento su Google.

Per raggiungere la prima pagina, dunque, puoi scegliere di affidarti a strategie SEO o alla realizzazione di campagne Google Ads: tutto dipende dall’obiettivo che ti prefiggi. Se il tuo sito guadagna tramite pubblicità o link di affiliazione, ad esempio, il ritorno che otterresti probabilmente non varrebbe l’investimento e quindi trarresti maggiore vantaggio dall’ottimizzazione SEO (i cui risultati si protraggono a medio-lungo termine).

Al contrario, la pubblicità su Google può essere la scelta migliore per un’impresa che desidera promuovere i propri prodotti o servizi e desidera raggiungere nuovi potenziali clienti in breve tempo.

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Come funziona Google Ads ( ex Google Adwords)?

Google Ads offre principalmente tre diverse tipologie di servizi pubblicitari, che operano in maniera differente:

  • Google Search
  • Google Shopping
  • Display Advertising

Per aiutarti a capire queste differenti funzionalità, ti illustrerò alcuni esempi concreti in modo da evidenziarne le caratteristiche principali.

Google Ads (ex google AdWords) Search

Google Search permette di far apparire gli annunci all'interno della pagina dei risultati di ricerca a seguito della query effettuata dall'utente. Ti sarà di certo capitato di inserire una frase di ricerca e di notare che i primi risultati a pagamento contengono, nel titolo o nel testo dell'annuncio, termini simili a quelli da te digitati (se non proprio gli stessi).

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Google Search, infatti, permette a chi desidera fare pubblicità su Google di pagare per far apparire il suo annuncio quando viene digitata una determinata query. Per garantire risultati coerenti con la frase di ricerca, l’inserzionista deve selezionare, all'interno del tool, delle parole chiave per vincere le prime posizioni quando esse e gli annunci a loro collegate risultano rilevanti per la frase di ricerca. Un altro importante fattore per apparire tra i primi risultati è quanto si è disposti a pagare per click: infatti, Google Search funziona come un'asta principalmente influenzata dall’offerta e dalla qualità della parola chiave scelta.

Google Search rappresenta dunque uno strumento prezioso soprattutto per quei prodotti o servizi che sono cercati su internet tramite frasi di ricerca specifiche. Per esempio, un fiorista potrebbe usarlo per attirare persone che cercano “fiori decorazione chiesa matrimonio”. Come quasi tutti i canali digitali, Search può essere adatto per moltissimi utilizzi. Nella maggior parte dei casi si arriva a dei buoni risultati in termini di ritorno economici tramite un’ottimizzazione costante delle campagne pubblicitarie.

2. Google Shopping

Google Shopping è invece dedicato a chi vuole vendere i propri prodotti direttamente online, offrendo una vetrina digitale agli inserzionisti. Shopping è la risposta di Google al successo di Amazon: Google mira infatti a riportare le ricerche più legate all’acquisto online di prodotti sul proprio motore di ricerca, promettendo benefici sia a chi cerca sia agli inserzionisti.

Da una parte, infatti, gli inserzionisti devono semplicemente caricare un file contenente le informazioni richieste riguardo ai loro prodotti e indicare quanto sono disposti a pagare per un click sul loro annuncio. Come per Search, Google stesso decide quali annunci fare apparire per una determinata frase di ricerca. Dall’altra parte, chi cerca un prodotto su Google può beneficiare di un sistema che permette velocemente di confrontare le offerte di quel prodotto tra tutti gli inserzionisti.

Google Shopping è uno strumento importante per qualsiasi negozio online. Per esempio, chi gestisce un negozio di strumenti musicali potrebbe pubblicizzare la nuova collezione di chitarre elettriche. Anche Google Shopping richiede una costante ottimizzazione delle informazioni fornite a Google al fine di apparire per ricerche rilevanti e generare maggiori ricavi.

3. Google Display

La terza importante tipologia di pubblicità su Google è nota come Google Display. La sua particolarità risiede nel fatto che gli annunci non appaiono all’interno delle pagine di ricerca Google, ma nei siti che aderiscono al network di pubblicità di Google. Ti sarà certamente capitato di aver guardato un prodotto su un sito, per poi ritrovarne la pubblicità su altri siti completamente scollegati. Ancora una volta, è Google che permette agli inserzionisti di specificare un tipo di pubblico cha abbia determinate caratteristiche e l’annuncio da sponsorizzare.

In generale, Google Display non è utilizzato per generare traffico sul proprio sito, ma principalmente per pubblicizzare il proprio marchio e rimanere visibili online. Per esempio, una società no profit potrebbe creare una campagna Display per sensibilizzare le persone sullo spreco del cibo. Google Display offre veramente molte modalità con le quali selezionare un determinato pubblico, creando così sia un potenziale valore che complessità nella gestione delle campagne.

Hai capito come funziona Google Ads?

Con questo articolo abbiamo mosso i primi passi nel vasto mondo della pubblicità su Google. Se desideri saperne di più, ti invitiamo a consultare la guida Adwords realizzata proprio da Google.

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