Dietro una grande campagna c’è sempre un grande copy. Scopri come scrivere testi persuasivi, empatici e coinvolgenti pensati per il settore immobiliare.

Impostare una campagna di Facebook Ads nel migliore dei modi non è tutto, anzi: anche la strategia più efficace rischia di non dare i risultati sperati se non accompagnata da un copy persuasivo. Il testo che accompagna la creatività, infatti, ha il compito fondamentale di catturare l’attenzione dell’utente (sommerso dai contenuti del suo News Feed) e invogliarlo a compiere un’azione.

Per dirlo in gergo calcistico: l’impostazione strategica è l’assist, ma è il copy a dover fare goal.

In questo articolo, prendendo spunto da alcuni consigli del CEO di Lead Guru, vogliamo raccontarvi alcune regole sempre valide accompagnate da esempi del settore Immobiliare, che conosciamo bene. Vediamole insieme:

1. Domande, domande, domande

Inserire una domanda a inizio testo è un ottimo modo per ingaggiare subito l’utente, stimolando la sua attenzione su qualcosa che lo può interessare.

Nel marketing immobiliare come si applica? Ecco un esempio:

Immobiliare.it

Questa tecnica è molto efficace nel campo immobiliare, per cui solitamente si ha ben chiaro il target dell’immobile da vendere o affittare e che è stato impostato come audience della sponsorizzazione. Nel caso riportato sopra, le persone che stanno cercando casa a Torino sapranno immediatamente che l’annuncio è rivolto a loro, e saranno spinte ad approfondire.

Facciamo un altro esempio social immobiliare: se volessimo pubblicizzare camere in affitto per studenti, la parte iniziale del copy potrebbe essere qualcosa come “In cerca di un posto letto?” oppure, per essere più empatici, “Stai impazzendo per trovare una stanza in affitto?”. In questo modo, attireremmo subito l’attenzione dei nostri potenziali clienti

2. Solleva un problema. E mostra di avere la soluzione.

Per essere immediatamente coinvolgente, il copy di una campagna Facebook Ads deve puntare alla sfera emotiva dell’utente. Se il nostro annuncio si basa sulla risoluzione di un problema, quindi, è bene dirlo subito.

Come comunicarlo nel modo più immediato? Ancora una volta, usando le domande a inizio copy. Immaginiamoci un dialogo tra noi e i lettori, più o meno così:

  • Hai questo problema? Sì
  • Per te ha un certa rilevanza? Sì
  • Hai provato a risolverlo ma senza successo? Sì

Per rimanere nell’ambito del mercato immobiliare, basarsi su questo format può essere vincente se, ad esempio, proponiamo sul mercato un appartamento perfettamente ristrutturato  in una zona dove gli immobili sono per lo più vecchi o da risistemare. Il nostro target, probabilmente, sarà più attirato dalla nostra proposta se impostiamo il copy su questo schema:

  • Stai cercando casa in questa zona? Sì
  • Hai visto solo case vecchie, brutte e con la vasca? Sì
  • E invece ne vorresti una col parquet e la doccia con idromassaggio? Eh, magari...

È facile immaginare quanto possa risultare efficace inserirsi in questa fase del funnel di conversione proponendo una soluzione. Attenzione però: le domande a risposta secca (sì/no) sono un’arma a doppio taglio. Prima di usarle, assicuriamoci che la risposta - implicita - sia positiva, altrimenti la comunicazione rischia di interrompersi subito.

3. “Leggi di più…”: no grazie

Mai come nel caso di Facebook Ads il copy deve essere breve e conciso. Decidi su quale Call To Action puntare, e punta solo su quella: il resto del testo deve essere uno scivolo che conduce il lettore a compiere l’azione.

Proprio perché la Call To Action è il fulcro dell’inserzione, e visto che solitamente viene inserita in fondo al testo, è molto importante non farla finire oltre le colonne d’Ercole del copy: il “Leggi di più”.

La tentazione di voler dire tutto è forte, soprattutto perché si tratta di un annuncio a pagamento.  Ma la maggior parte degli utenti di Facebook preferisce le azioni che prevedono il minor sforzo possibile.

Ecco un esempio di brevità, chiarezza, e focus sulla Call To Action finale:

AdParlor_Website-Clicks_Mobile_Preview

4. Non modificare il copy troppo presto

Una volta lanciata una sponsorizzata, è probabile che avremo la tentazione di modificare il copy, perché improvvisamente ci sembrerà pieno di aspetti migliorabili. Quando si tratta di Facebook Ads, però, la pignoleria potrebbe essere controproducente.

Il motivo è semplice: all’inizio di una campagna, Facebook mostra le inserzioni a vari tipi di persone per capire quali potrebbero compiere l’azione desiderata. Questa fase, detta “fase di apprendimento”, serve per testare le prestazioni di un gruppo di inserzioni e decidere se modificare o meno alcuni parametri.

Qualsiasi modifica significativa fatta durante la fase di apprendimento, quindi, costringerà Facebook a reimpostare nuovamente i vari test, e i tempi si allungheranno notevolmente.

5. Usa un tono informale

Mai dimenticare che Facebook è un social network. I copy scritti in burocratese sono fuori luogo e quasi mai efficaci. Anche se per alcuni ambiti può sembrare più appropriato un tono formale, ricordiamoci una cosa: si può essere seri anche senza cadere nelle formule ingessate.

Immagina di dover parlare a un amico di una casa in vendita per invogliarlo a fissare una visita. Come glielo diresti? Pensaci: quello è il tono che probabilmente funzionerà meglio anche  su Facebook.

Inoltre, prova a inserire anche delle emoji e vedrai che tutto sembrerà più vicino a una chiaccherata. E poi, se lo scopo del copy è farsi notare, qualche elemento colorato aiuterà di certo!