L’AI sta rivoluzionando ogni angolo del digital marketing. E adesso tocca anche alle campagne Search. Google ha infatti introdotto AI Max, una suite di funzionalità (ancora in beta) che promette di cambiare radicalmente il modo in cui costruiamo e gestiamo le strategie di search advertising.

👉 Non parliamo di un nuovo formato, bensì di un potenziamento delle campagne search esistenti, che porta con sé nuove logiche, opportunità e anche qualche rischio.

  • Keyword più intelligenti → l’AI interpreta l’intento e intercetta query che prima ci sfuggivano.
  • Asset dinamici → headline e descrizioni generate automaticamente dai contenuti delle pagine.
  • URL di atterraggio estesi → non più solo una landing specifica, ma l’intero dominio come punto di ingresso.

⚖️ Il rovescio della medaglia? Meno controllo, più incertezza?

  • Meno controllo su testi e destinazioni, che dipendono dalla qualità del sito.
  • Più costi potenziali, con la necessità di monitorare costantemente keyword e liste di esclusione.

💡 Questo sposta il ruolo dell’inserzionista: meno lavoro operativo sul singolo annuncio, più focus strategico.

E i numeri?
🦄 In Instilla abbiamo iniziato a testare AI Max su una campagna con obiettivo massimizza conversioni:

  • +10x termini di ricerca attivati rispetto alla modalità classica con match a frase.
  • 60% delle conversioni totali attribuite a query scoperte dall’AI.
  • CPA -63% rispetto al benchmark della campagna.

Un boost che non passa inosservato.

AI Max non è solo un aggiornamento: è un vero cambio di paradigma per chi lavora con Google Ads. Da un lato, più copertura e performance. Dall’altro, meno controllo sul dettaglio.

AI Max non è solo un update: è un cambio di paradigma. Più performance, meno controllo.
Sta a noi decidere come abbracciare questa rivoluzione.

👉 E voi? Avete già iniziato a testare AI Max o vi sentite ancora scettici?